In merito all’emergenza Coronavirus che ha visto un peggioramento nei casi di contagio e un consequenziale inserimento della Città di Vittoria in “Zona Rossa”, registriamo problematiche non isolate di concittadini che, non solo devono permanere in casa in isolamento perché positivi al tampone, ma soffrono anche del problema più grande che sta attraversando l’intero territorio ovvero la carenza idrica. Riceviamo costantemente segnalazioni in merito e nonostante abbiamo sollecitato più volte gli uffici comunali a muoversi in tal senso ci viene risposto che prima di ogni cosa è necessario che tali cittadini dimostrino di essere in regola con i tributi locali. Ecco, pensiamo che tutto ciò rappresenti un ulteriore schiaffo alla già grave crisi sanitaria che stiamo affrontando.
Troviamo ingeneroso chiedere la regolarità dei pagamenti in un momento così critico dal punto di vista sanitario ed economico, visto che ci sono concittadini obbligati a stare in quarantena, senza poter lavorare e costretti a dover rivolgersi costantemente al sistema privato di trasporto acqua a pagamento quando, invece, sarebbe cosa buona e giusta provvedere immediatamente alla risoluzione, seppur temporanea, del problema. Pertanto ci rivolgiamo alla Commissione Prefettizia che è alla guida della nostra città chiedendo di sospendere la regola per cui bisogna essere necessariamente in regola con tutti i pagamenti dei tributi locali e assicurare un pronto intervento delle autobotti comunali laddove gli impianti idrici non assicurano l’approvvigionamento quotidiano dell’acqua nelle case. E’ di vitale importanza dare un segno concreto di vicinanza a quanti stanno attraversando uno stato di necessità, oltretutto in un momento così complicato e parecchio confusionario non solo per il tessuto locale ma per tutta la nazione. Noi dal canto nostro ci siamo già attivati per dare un sostegno tangibile alla moltitudine di vittoriesi che chiedono un conforto morale e materiale, ma per farlo al meglio necessitiamo di tutta la collaborazione possibile da parte degli organi preposti.
Da questa situazione di disagio possiamo uscirne ma dobbiamo farlo tutti insieme perché questo è il senso di comunità che ci appartiene.