Piero Gurrieri (M5S-Città Libera) scrive al Prefetto: "Salvaguardare vita e salute, necessario un breve rinvio delle elezioni di Vittoria"

30/10/2020
Politica
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Piero Gurrieri candidato alla carica di sindaco di Vittoria per le liste Movimento 5 Stelle e Città libera, in nome proprio e in nome e per conto di tutti i candidati alla carica di consigliere comunale delle suddette liste ha scritto al prefetto di Ragusa per chiedere di “rappresentare con estrema urgenza al Presidente della Regione, all'assessore alle autonomie locali e all'assessore alla salute della stessa Regione, al Ministro degli interni e alle autorità" la necessità di un rinvio delle elezioni a Vittoria. Di seguito il testo della nota inviata da Gurrieri: “'L’emergenza sanitaria in atto, con l'andamento dei contagi reso noto, riguardo il Comune di Vittoria, dall'ASP di Ragusa, dà una percezione piena del pericolo che incombe sulla popolazione. La politica e le istituzioni, sotto questo profilo, non possono esimersi dal porre al primo posto la vita, la salute e il lavoro, adesso è il tempo della responsabilità. Con questi contagi, con la paura che si respira, Vittoria non esprimerebbe un voto democratico, l'astensionismo - già significativo e in forte crescita in occasione del più recente turno elettorale siciliano - presumibilmente sarebbe ancor più marcato, con un sindaco eletto espressione di una parte ridotta del corpo elettorale a causa di un voto espresso in condizioni anormali. Ciò che soprattutto mi preoccupa è il pericolo rappresentato dai circa 350 candidati che, da qui alla data delle elezioni, sarebbero impegnati in giro a cercare il proprio consenso tra le persone, nelle case e nei luoghi di lavoro come d'altra parte necessario per la propria campagna elettorale. Una attività, dagli incontri ai contatti fisici alla distribuzione di fac simile e materiali cartacei fonte diretta di trasmissione del virus che, inevitabilmente e al di là delle stesse intenzioni, finirebbe per aumentare il contagio, il pericolo di danni seri alla salute e di danni irreversibili perfino alla vita, oltre al pericolo di un lockdown totale che i lavoratori e le imprese non possono permettersi. Tutti noi cittadini dobbiamo avere buon senso, e assumere una posizione ragionevole che salvaguardi la salute di tutti. I reparti di malattia intensiva sono saturi, la chirurgia garantisce solo le emergenze. Non possiamo ignorare le condizioni oggettive in cui si trova la Città proprio perché aspiriamo a governarla, il che significa avere a cuore la sorte dei suoi cittadini. Ma la stessa preoccupazione devono avere le autorità, elettive e non, chiamate a presidiare i beni e gli interessi essenziali delle popolazioni, sulle quali inevitabilmente verranno a proiettarsi gli effetti, nel bene e nel male, delle loro decisioni o omissioni. Io, noi tutti, gli assessori designati e i candidati al Consiglio comunale, abbiamo dunque deciso di compiere un passo indietro e riteniamo che il presidente della Regione, amministrazione competente a provvedere sulle elezioni comunali in forza dello Statuto speciale e della competenza esclusiva in materia elettorale, debba disporre, con il proprio Governo, un rinvio delle elezioni in modo che le stesse possano tenersi in sicurezza nei primi mesi dell’anno prossimo, consentendo così la riduzione dei rischi sopra delineati e la piena partecipazione di quei cittadini che in isolamento o gravemente colpiti dal covid19, adesso non possono recarsi a votare. Una misura, oltretutto, rispettosa di tutte quelle famiglie che in trincea stanno vivendo in prima persona questa pandemia, dei ristoratori, delle altre categorie che stanno facendo sacrifici per salvare il paese, e dell'impegno dei nostri medici, degli infermieri, che stanno combattendo questo virus. Non possiamo appensantire un sistema sanitario già in affanno. Se il presidente della Regione decidesse di non accogliere la nostra richiesta di un breve rinvio, noi, per senso di responsabilità, ci asterremo da comizi e incontri, ‘disarmandoci’ e denunciando una scelta che, a quel punto, sarebbe gravissima. Così come non si può escludere, a quel punto, che, in un quadro di estrema criticità, per amore della città, si possa essere indotti a ritirare le candidature e chiedere agli elettori di non recarsi alle urne per difendere beni ed interessi, quelli alla vita e alla pubblica incolumità, ancor più significativi rispetto al principio di elettorato attivo e passivo. In conclusione, signor Prefetto, nelle qualità sopra indicate - sottolinea Piero Gurrieri - Le chiedo di rappresentare con estrema urgenza al Presidente della Regione, all'assessore alle autonomie locali e all'assessore alla salute della stessa Regione, al Ministro degli interni e alle autorità che lei ritenesse correttamente destinatarie della presente ai fini della conseguente istruttoria e delle eventuali finali determinazioni.”

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