Negli ultimi anni le relazioni sociali e il governo cittadino hanno ceduto a una sorta di subalternità a poteri forti, a minoritarie striscianti forme di arroganza, relegando la maggioranza dei cittadini, chi produce e i più deboli a meri destinatari di concessioni. Tutto ciò ha aumentato le diseguaglianze e ha prodotto la rottura del patto sociale che faticosamente le amministrazioni democratiche avevano costruito nel tempo. Rottura consumatasi definitivamente con lo scioglimento del Consiglio comunale e della Giunta Municipale. Un nuovo Patto sociale, va immaginato per costruire diritti e poteri diffusi verso il basso e dal basso andare verso “una nuova sensibilità”. Non più un governo forte coi deboli, o al massimo animato dal riconoscimento di diritti come graziosa concessione, debole e subalterno con i forti. In una società complessa come la nostra, segnata anche da impoverimento dei comportamenti, dallo sgretolarsi dei valori, dal disorientamento esistenziale, è necessario promuovere prassi di governo che stimoli ogni cittadino, ma soprattutto le giovani generazioni alla ricerca, apprezzamento e alla coltivazione del valore dei diritti come strumento di emancipazione e il dovere come strumento di protagonismo sociale. L’idea di un patto sociale all’interno della comunità Vittoriese e con la comunità Scoglittiese, alla quale va riconosciuto il valore della sua specificità, va costruito attraverso processi di raccordo e di coinvolgimento diretto di tutti gli attori, singoli o associati, operanti nel territorio. Un patto che dovrà rispondere all’esigenza di favorire la formazione di una forte cultura civile che porti alla costruzione di uno spirito civico e all’assunzione di responsabilità nella condivisione delle scelte e nei processi di sviluppo delle nostre comunità. Le ragioni del Patto Recuperare e affermare nella comunità il valore della cultura del diritto alla partecipazione e al protagonismo, attraverso la promozione del concetto di cittadinanza consapevole e attiva. Il patto sociale, promosso dal Comune di Vittoria, deve rispondere alla creazione della consapevolezza di impegnare in questa direzione, la città legale: il Comune dovrà attivare sinergie tra le agenzie e le istituzioni presenti nel territorio in un discorso di coinvolgimento diretto e di assunzione di responsabilità e le diverse istanze sociali (tutti i corpi intermedi, come i movimenti spontanei). Patto sociale per lo sviluppo e l'occupazione Nel quadro delle funzioni di coordinamento delle politiche di sviluppo economico e sociale del territorio, la Città di Vittoria deve promuovere un Patto con le parti sociali, per valorizzare e potenziare il sistema territoriale Vittoriese, per co-progettare politiche pubbliche per il recupero e lo sviluppo della forza economica e della coesione sociale che hanno caratterizzato per anni il nostro territorio. Il Patto dovrà articolarsi in • Sostegno pubblico alla democraticità delle relazioni sociali • Valorizzazione degli accordi territoriali per garantire la legalità, la gestione delle crisi aziendali, il sostegno del reddito e la coesione sociale • Rilancio e innovazione del sistema produttivo • Innovazione sociale • Promozione dell'occupazione • Qualificazione/riqualificazione del capitale umano • Co-fondazione del welfare aziendale. Patto sociale per un welfare veramente di comunità L’emergenza sanitaria ha reso palesi le diseguaglianze, ha reso sempre più evidente un processo di privatizzazione in senso classico del mercato sociale. La Sanità Pubblica in particolare avrà bisogno sempre più di una considerevole attenzione economica, ma anche organizzativa e con essa il sistema di inclusione sociale e le politiche socio-assistenziali. A partire dalle politiche della salute, passando per le politiche di contrasto del disagio e devianza, e per le politiche di cura fino a una politica nuova per la casa, dovranno essere oggetto di un tavolo permanente che tenga insieme i diversi attori istituzionali, sociali e i soggetti portatori di interessi diffusi. La Concertazione Strumento centrale della costruzione del Patto sociale, nelle sue articolazioni tematiche è la concertazione. la concertazione deve essere una pratica di governo, che tenendo insieme i diversi attori istituzionali, sociali e i soggetti portatori di interessi diffusi che riesca a stabilire le regole fondamentali e le scelte principali della politica economica della città attraverso un sistema democratico fondato sulla consultazione e la decisione comune.