Colpire i luoghi dell'infanzia.
Comincia così il post di Marco Ciancio che dal suo profilo social Facebook scrive la nota di seguito.
"Dissacrare con una effrazione una scuola, a maggior ragione, dell'infanzia; Privare delle seppur elementari certezze i bambini; Sottrarre loro quel poco materiale didattico spesso integrato anche dalla munificità dei genitori; Creare disagio per il giorno di scuola, necessariamente, saltato;
Avere la sensazione che tutto ciò che potrebbero toccare i nostri figli sia stato sporcato;
Violare un altro luogo sacro come può essere la scuola in qualità di bene pubblico, di luogo di aggregazione e crescita dei nostri figli, come punto di sviluppo delle loro capacità ed attitudini, dove si semina la cultura ed i ritmi della vita è il quadro del decadimento sociale e morale che stiamo vivendo.
L'amarezza è il sentimento che coglie subito, ma ho sentito anche altri genitori e so di interpretare anche i sentimenti di molti di loro e le loro intenzioni... nessuno vuole accettare passivamente questa situazione e questo andazzo, questa volta non staremo in silenzio, questa volta non subiremo passivamente. Il bene pubblico è di tutti non è di nessuno.
Dal senso civico.. ripartiamo!
P. S. Scrivo solo e semplicemente in veste di genitore che vuol vedere sul volto della sua cucciola il sorriso."