In un’intervista all’agenzia di stampa Dire (fonte), la dirigente scolastica Daniela Mercante dell’istituto comprensivo ‘Portella della Ginestra’ di Vittoria, interviene sulle modalità di riapertura delle scuole a settembre.
“Il distanziamento sociale- commenta la Mercante – ci ha preservato dalla diffusione del contagio da Covid-19 ed è una regola da rispettare, pur nella sua complessità. Si tratterà di investire tanta energia, con il lavaggio continuo delle mani, l’utilizzo di igienizzanti e con l’applicazione di tutte le misure finalizzate a garantire la sicurezza della comunità scolastica. Peraltro, tutte pratiche in linea con l’adozione delle competenze di cittadinanza, raccomandabili a qualsiasi età”.
“Controllo è la parola che ci toccherà esercitare maggiormente nella sua accezione positiva, con l’innalzamento della soglia di attenzione e di cura nella sanificazione degli ambienti e con l’attuazione di tutte le procedure rivolte a preservare il diritto all’istruzione che va di pari passo con il diritto alla salute”.
Sulla possibile proposta di una riduzione delle ore di lezione, Daniela Mercante mostra qualche perplessità: “Sono reticente per una questione pedagogica. Soprattutto in tenera età, i tempi di apprendimento hanno bisogno di ritmi più distesi. Piuttosto, mi piace pensare alla configurazione degli spazi, la scuola che dirigo gode di molteplici luoghi all’aperto ed avrà tanto da guadagnare. Intensificheremo il loro utilizzo per fare didattica. Non solo le aule, dunque, ma il giardino, l’aula biblioteca, i cortili potranno essere riconfigurati in un’azione didattica maggiormente flessibile”.
Per la dirigente scolastica la mobilitazione di oltre quattro miliardi stanziati dal ministro dell’Istruzione alle scuole è un messaggio importante: “Sono una cifra rilevante per l’edilizia scolastica italiana, cui sono stati aggiunti 330 milioni per quella leggera, ovvero per tutti gli interventi che i sindaci potranno attuare in modo più veloce rispetto ai tempi della pubblica amministrazione e dotare, così, le scuole delle necessarie misure di distanziamento sociale”.
“Credo che la didattica a distanza– ha concluso la preside– pur con le sue criticità, con modalità meno pressanti di quelle vissute durante il lockdown, potrebbe suggerire una possibile alternativa sui tempi scolastici con un equilibrio fra la presenza e le lezioni a distanza. La didattica in classe resta fondamentale, l’interazione, gli sguardi, le sonorità della voce, non si possono cogliere facilmente attraverso uno schermo o un microfono. Tuttavia, la Dad ha offerto competenze digitali ai nostri alunni da tenere in considerazione”.
fonte: DireGiovani.it