Socializzare nel rispetto delle regole di convivenza civile e dell’ambiente del proprio territorio, queste le premesse che si avviano a concretizzare un percorso già tracciato dal Dirigente Scolastico, Prof.ssa Lucia Palummeri, che "apre ad una scuola innovativa e presente nel territorio" con progetti socio culturali e soprattutto ludici, come quello a cui abbiamo assistito stamattina.
Palloncini colorati dopo la tanto attesa cerimonia di inaugurazione di due aree ludiche attrezzate del II° Circolo Caruano, una pista di atletica e di un campo di calcio a 5, un impianto fotovoltaico al Plesso L. Radice, che si è svolta alle 10.30 di oggi!
Presente l'amministrazione al completo con le sue figure apicali: il sindaco avv. Giuseppe Nicosia, il vicesindaco Filippo Cavallo, l'assessore all'istruzione prof. Gaetano Bonetta, il dirigente dell'ufficio tecnico del Comune Ing. Piccione, l'architetto Giancarlo Eterno, il comandante della polizia municipale dott. Cosimo Costa, l'esperto per le attività sportive del Comune, Fabio Prelati, la sig.a Leonardi del settore amministrativo.
Soddisfatte le autorità ed il Dirigente Scolastico, prof. ssa Lucia Palummeri, per la manifestazione che è stata allietata dal Coro della scuola, dal gruppo majorettes e da tutti i bambini dell'istituto che, a fine cerimonia, hanno fatto volare dei palloncini colorati.
L'evento è stato realizzato grazie al PON Fesr asse II - Qualità degli ambienti scolastici.
"In particolare la nostra scuola -dichiara il dirigente Lucia Palummeri- ha realizzato aree per l'attratttività degli ambienti scolastici e per la socializzazione. In particolare ci si è resi conto come un' architettura per gli ambienti di apprendimento possa favorire i processi di collaborazione e cooperazione, promuovendo al contempo il benessere psico‐ fisico degli alunni e del personale educativo. Soprattutto questo progetto è stato coerente con i valori etici ed estetici che la scuola ha inteso rafforzare. Lo spazio scolastico è una componente intrinseca del "setting" educativo e l’edificio che lo racchiude é stato considerato come un laboratorio educativo per la sostenibilità ambientale. In ultima analisi con questo progetto si è cercato di realizzare una scuola più efficace che, per essere tale, deve poter considerare gli ambienti come strumenti che stimolino la curiosità dei ragazzi, che offrano opportunità per lo sviluppo delle loro attitudini, che diano occasione per socializzare nel rispetto delle regole di convivenza civile e dell’ambiente del proprio territorio."