C'era anche l'ex ministro Cecile Kyenge ieri in visita a Pozzallo, insieme ad altri euro-parlamentari. Obiettivo verificare l'utilizzo dei fondi sul territorio. Questo- ha dichiarato la Kyenge, componente della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni- ci dà unidea anche di quello che potrà essere una proposta di ristrutturazione di quelle che saranno le risorse da dare agli Stati membri che gestiscono questa emergenza.
Come Commissione Libe- ha aggiunto- abbiamo anche posto lattenzione su come vengono gestite le emergenze in un centro di prima accoglienza. Ciò può darci lidea anche per i prossimi progetti, come la redistribuzione a livello degli Stati Membri, con la formazione di un hotspot. Si tratta di quei centri in cui verrà effettuato un primo screening dei migranti candidati al ricollocamento che servirà ad identificare rapidamente, registrare e foto segnalare i migranti in arrivo, in modo da svuotare più rapidamente questi centri. In questo momento- ha precisato l'ex Ministro- non si parla di Pozzallo come hotspot, perchè ancora in Italia non ne sono stati istituiti, ma può essere un esempio di come potranno essere gestiti questi spazi. Un momento importante quello di ieri per Pozzallo, come ha sottolineato anche il prefetto di Ragusa, Annunziato Vard, che ha accolto gli eurodeputati assieme al questore, Giuseppe Gammino, sottolineando la soddisfazione per aver ricevuto i complimenti dai componenti delle commissioni per il lavoro svolto a Pozzallo e la garanzia del loro sostegno in sede di Parlamento Europeo.
Il sindaco, Luigi Ammatuna, se da una parte ha ringraziato per l'attenzione, dall'altra è determinato a continuare la sua protesta e a far sentire la sua voce per ottenere più fondi. Non è possibile- ha dichiarato il primo cittadino-che mentre nel 2014 Lampedusa non ha più accolto immigrati e nonostante questo ha ottenuto 20 milioni di euro, Pozzallo ha accolto 28 mila immigrati e in cambio non ha ricevuto un euro.
Una questione di cui ha garantito si farà carico l'eurodeputato Giovanni La Via.