Gli hacker ai tempi dello smart working obbligatorio per contrastare la pandemia da coronavirus.
I criminali informatici stanno sfruttando l’incremento forzato del lavoro da casa per concretizzare le loro truffe, specie ai danni di aziende e professionisti, ma anche di privati cittadini. E’ così accaduto che un commercialista di Modica che si collegava al suo studio professionale da casa in remoto si è visto hackerare i suoi computer. L’accesso è risultato di fatto bloccato ed era impossibile utilizzare le macchine.
Un messaggio specificava che per lo sblocco sarebbe stato necessario un bonifico in bitcoin, ovvero la moneta virtuale digitale. Il professionista, molto previdente, aveva comunque fatto delle copie di backup degli hard disk dei suoi computer, spegnendo tutto e non assecondando nessuna richiesta. Si è quindi rivolto ai tecnici specializzati o per procedere alla formattazione delle macchine, valutando di sporgere denuncia a carico di ignoti per l’attacco hacker subito. La sgradevole circostanza evidenzia come i criminali informatici stiano sfruttando questa particolare situazione generata dalla pandemia per raggirare il prossimo, facendo leva sulle falle di sistema dello smart working, chiedendo soldi per sbloccare i computer presi di mira e mettendo in difficoltà aziende e professionisti.
Nel caso del commercialista modicano, pare che la mail che ha funto da trojan per il virus informatico fosse molto simile a quelle inviate dall’Agenzia delle Entrate, che, in tempi non sospetti, aveva già messo in guardia gli utenti da queste pericolose truffe informatiche, con l’utilizzo illecito del logo e quant’altro. Occorre dunque prestare moltissima attenzione alle mail che si ricevono, evitando di aprirne gli allegati anche in caso di un flebile sospetto. Difatti gli hacker si sono fatti furbi, confezionando mail che sembrano molto verosimili, se non addirittura identiche, a quelle autentiche inviate da enti, istituzioni o banche. Una ulteriore insidia da cui stare attenti in questo periodo già difficile e complicato di suo un po’ per tutti.
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