Ci siamo chiesti se l'imperativo che da giorni tutti cerchiamo di rispettare ovvero quello di #restare a casa per evitare il diffondersi del Coronavirus arrivi ai tanti stranieri che lavorano nelle nostre campagne e vivono nelle nostre città ? Queste persone che spesso restano ai margini della nostra società, ricevono e comprendono le informazioni e le disposizioni adottate dal Governo per proteggere la loro salute e quella dei loro cari? L' Agenzia Onu per i Rifugiati (UNHCR) e ARCI hanno lanciato un portale informativo sull'emergenza Covid-19( coronavirus.jumamamp.com/it_it) sul quale è possibile leggere nelle diverse lingue parlate dagli immigrati o dai rifugiati le misure che il Governo ha chiesto di seguire alla popolazione al fine di scongiurare i contagi da Coronavirus e aiutare così l'incessante quanto ammirevole lavoro di medici e infermieri. Sul portale vengono spiegate le norme dei decreti governativi che dispongono di restare a casa e limitare le uscite alle sole esigenze alimentari, lavorative e di assistenza agli anziani; vi si trovano materiali informativi in ben 14 lingue e si invitano le associazioni, i centri pentecostali e tutte le realtà che operano con gli immigrati di fare pervenire loro queste conoscenze, anche tenendo conto del fatto che molti di questi lavoratori stranieri spesso non possono autonomamente accedere al web e ai siti istituzionali. Pertanto diventa fondamentale la mediazione culturale da parte di coloro che lavorano e si occupano di queste persone normalmente.
Per quanto riguarda la nostra realtà, sulla pagina facebook della CGIL di Ragusa possiamo trovare i link di video informativi, che possono essere seguiti su youtube, rivolti agli stranieri che vivono nel nostro territorio, video in cui degli interpreti comunicano le informazioni sul contenimento del Coronavirus e sulle misure restrittive adottate dal Governo nelle diverse lingue parlate dagli immigrati presenti nelle nostre città, come l'arabo, il francese, l'albanese.
Vengono inoltre invitate tutte le realtà associative, centri sprar e cooperative che lavorano con gli immigrati a diffondere loro questi video volti ad agevolare una comunicazione efficace nei confronti di queste persone che nella vita di tutti i giorni sono fondamentali per l'economia agricola della nostra area e che non possono essere dimenticati in questi momenti delicati.
Auspichiamo che questi soggetti vengano aiutati dalle tante realtà d'accoglienza nel nostro territorio e dalle varie organizzazioni nell'affermazione dei loro diritti di uomini e di lavoratori e che ricevano le giuste tutele anche in questo particolare momento storico.
Notizia in aggiornamento