La sicilia protagonista dell'alta moda. Tornano Dolce e Gabbana questa volta da Palazzolo Acreide

redazione
10/01/2020
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La Sicilia di nuovo protagonista dell'alta moda firmata Dolce e Gabbana.

I due stilisti tornano sul versante sud orientale dell'Isola, dopo aver girato a Ragusa Ibla nel 2018 lo spot "Sicily” e scelgono (per la seconda volta) Palazzolo Acreide per la nuova campagna pubblicitaria per le collezioni primavera/estate 2020.

Un regalo di inizio anno per Palazzolo che nel 2019 ha visto sfumare il titolo di "Borgo più bello d'Italia" arrivando secondo in classifica, dopo Bobbio (Piacenza). Ma il nome dello splendido borgo siracusano si prepara a viaggiare in tutto il mondo, diventando scenario per gli abiti e le creazioni di Domenico Dolce e Stefano Gabbana, grazie agli scatti del fotografo Salvo Alibrio.

«Milano e Sicilia, colore e bianco e nero, modernità e tradizione: gli opposti si incontrano nella Campagna 2020 Donna e Uomo ambientata nei due luoghi chiave di Dolce&Gabbana che, con le loro atmosfere e i loro diversi scenari, fanno da sfondo agli scatti», si legge sul sito della casa di moda.Dolce e Gabbana lancia la nuova collezione con Palazzolo Acreide tra le città protagoniste per raccontare i nuovi abiti. Processioni, atmosfere e luoghi simbolo di questa comunità negli scatti del Palazzolese Salvo Alibrio.

Le riprese del servizio fotografico sono state effettuate in estate e – fino a oggi – a fotografo, collaboratori, comparse e amministrazione comunale (che ha fornito supporto al set) era stato chiesto il massimo riserbo. Oggi quasi un regalo di inizio anno per Palazzolo da parte del celebre marchio che porterà in tutto il mondo il nome del borgo che ha sfiorato la vittoria a borgo più bello d’Italia.

Immortalata dal fotografo palazzolese Salvo Alibrio, la campagna è ambientata in a Palazzolo Acreide, realizzata in bianco e nero, rievocando l’atmosfera, i simboli e le tradizioni dell’isola.

Scenari di vita quotidiana sono affiancati a tradizionali momenti di convivialità di paese, divenendo sfondo suggestivo agli abiti della collezione.

 In alcuni scatti la vara delle reliquie di San Paolo con la festa del 29 giugno e ancora il maestoso colonnato della chiesa dell’Annunziata, dove fino al 1400 era custodito il quadro dell’Annunciazione di Antonello da Messina.

(foto: Salvo Allibrio)

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