Alle prime luci dell'alba di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Vittoria, supportati da unit cinofile del Nucleo di Nicolosi, hanno dato esecuzione a 5 provvedimenti cautelari, di cui 1 in carcere, 3 agli arresti domiciliari ed un obbligo di presentazione emesse dal Gip del Tribunale di Ragusa, Claudio Maggioni, su richiesta del Procuratore della Repubblica Carmelo Petralia e del Sostituto Procuratore Valentina Botti. A carico dei soggetti, tutti italiani e gravati da precedenti specifici, sono stati raccolti inconfutabili elementi di colpevolezza circa la loro appartenenza ad una banda, ben organizzata, specializzata nella commissione di furti a danno di cantieri edili, pubblici e privati, e di istituti scolastici. L'attività investigativa, iniziata lo scorso gennaio, si è parzialmente conclusa oggi con la loro cattura.
I reati contestati sono furto aggravato in concorso e ricettazione. I soggetti colpiti dai provvedimenti sono: Gaetano Velardita, 26enne vittoriese, disoccupato, pregiudicato, ristretto presso la Casa Circondariale di Ragusa; Mario Procida, 28enne vittoriese, disoccupato, pregiudicato, sottoposto agli arresti domiciliari; Gaetano Velardita, 20enne comisano, disoccupato, pregiudicato, sottoposto agli arresti domiciliari; Salvatrice Trubia, 26enne gelese, disoccupata, pregiudicata, sottoposta agli arresti domiciliari; un altro uomo, un 29enne di Vittoria residente ad Acate, Mirabella M.
L'operazione, denominata Predator proprio per la caratteristica tipica dei componenti del gruppo di razziare i beni altrui, ripetutamente, con violenza e senza alcuno scrupolo. L'inchiesta ha visto anche il deferimento, in stato di libertà, di ben 10 persone per ricettazione in concorso, con il contestuale recupero della quasi totalità della refurtiva sottratta, costituita da moderna attrezzatura informatica e tecnologica e da utensili e materiale vario per ledilizia per un valore complessivo di oltre 50.000,00 euro, che venivano rivendute ad acquirenti i quali talvolta hanno addirittura commissionato i furti. I colpi messi a segno dalla banda, sinora accertati, sono circa 12. Sono in corso, inoltre, tutta una serie di indagini dirette ad individuare altri complici ed eventuali basisti del sodalizio criminoso che con le loro azioni criminali avevano creato un vero allarme sociale in tutta la zona ipparina. Non si escludono ulteriori sviluppi.