Mariapoli a Pedalino. La cultura del noi, la sfida dell’oggi

14/05/2019
Comunicati Stampa
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Una lunga carrellata di esperienze, tasselli di vita che costruiscono un nuovo modello di società. Si è svolta, l’11 e 12 maggio, a Pedalino, la Mariapoli, convegno organizzato dal Movimento dei Focolari. La Mariapoli (letteralmente: “Città di Maria”) aveva come titolo «La cultura del noi … la sfida dell’oggi». Sul palco del Centro Culturale Esperia, a Pedalino, la proposta della nuova cultura della “fraternità”, lanciata dalla fondatrice del movimento, Chiara Lubich, fin dai primi anni del dopoguerra , oggi diffusa in più di 180 nazioni in tutto il mondo. Ha partecipato Aurora Nicosia, direttore del mensile “Città Nuova”, giornale edito dal Movimento dei Focolari, nato negli anni 50 per diffondere una cultura legata ai valori del dialogo. Aurora Nicosia è originaria di Vittoria, vive e opera a Roma. La proposta della fraternità è direttamente connessa con la “cultura del noi”, vero antidoto contro ogni individualismo. La Mariapoli è stata una piccola expò di esperienze e proposte nate da questa nuova vita e di tante testimonianze di chi ha provato a scommettersi in questa direzione, ciascuno nel proprio ambito di vita e di lavoro. Nella sala del Centro Culturale Esperia sono state presentate testimonianze su quattro tematiche: nella chiesa locale, nel dialogo ecumenico, nella famiglia e nella città. Per l’ecumenismo, di rilievo la presenza dei pastori pentecostali Antonio Stallone, Giuseppe Decorato, Giuseppe Micieli, di Gisela Salomon, della chiesa luterana in Italia, di Gianna Iaquez, di Scoglitti e di don Salvatore Converso, che hanno raccontato l’esperienza di comunione che si prova a vivere a Vittoria, Scoglitti, Santa Croce Camerina. È seguito un pomeriggio dedicato ai temi del “dialogo in famiglia” con alcuni membri del movimento Famiglie Nuove, Maurizio Bruno e Gina Oliveri, Leda Russo e Angelo Fidone, l’approfondimento dei temi dei rapporti di coppia e dei rapporti con i figli, proposto da Annalisa Burrasca, psicologa e psicoterapeuta, che si occupa di relazioni di coppia. Di particolare rilievo la testimonianza di Domenico Leggio, direttore della Caritas diocesana di Ragusa, di Mariuccia Fazzina, responsabile della casa di accoglienza “Io sono con te” di Comiso (per donne sole o vittima di violenza), di Rosa Perupato che ha fondato l’associazione “Il Filo di Seta”, anch’essa impegnata a Vittoria a favore delle donne vittime di violenza. Altre testimonianze sono state proposte da don Stefano Trombatore, di Rosolini e da Giovanni Lionti, con un gruppo di giovani di Niscemi (Alessia Camagna, Giorgia Cannia, Alessia Lionti, Dalila Di Giovanni), che hanno promosso una mensa per i poveri, insieme alla comunità avventista. Nel pomeriggio conclusivo, dedicato alla città ed alle sfide del sociale, di rilievo le esperienze di Lucia Mallo e Carmela Lo Monaco, che hanno organizzato a Comiso una serie di incontri dedicati ai temi della politica amministrativa, partendo dalla cultura del dialogo e della fraternità, di Lino Pantano, già consigliere comunale a San Cataldo, che ha promosso alcune iniziative contro la ludopatia, aderendo alla campagna “Slotmob” confluite poi nell’approvazione di un regolamento comunale. Infine, Ida Carmina, sindaco di Porto Empedocle, ha raccontato il suo impegno di sindaco controcorrente, che non si è piegata alla logica dei favori e dei compromessi, fatta segno di numerose minacce e segnali intimidatori e mafiosi. «Con la mia giunta non ci sono favori, non ci sono parenti. I miei parenti sono tutti i 18.000 empedoclini». Infine, Salvatore Brullo ha presentato l’Economia di Comunione, una delle proposte lanciate da Chiara Lubich, che ha introdotto nuove prospettive anche al complesso mondo dell’economia. Fabio Bruno, David Cutietti e Marco Bruno hanno presentato l’esperienza di Management Technologies, un’azienda di giovani consulenti aziendali, analisti e programmatori, che hanno creato un’impresa innovativa in Sicilia, con l’obiettivo di creare lavoro nell’isola ed evitare le fighe dei cervelli, ma soprattutto di proporre un nuovo tipo di azienda in cui il lavoro è dono per gli altri. L’azienda ha destinato una parte degli utili ad opere sociali, finanziando l’associazione “Vita21”, che si occupa di disabilità. Le conclusioni sono state affidate ad Angela Guccione e Nicola Stracquadaini, con un messaggio finale ed una prospettiva, quella della nuova cultura del noi nella chiesa e nel mondo. Alla Mariapoli hanno partecipato anche i bambini (gen 4) ed i ragazzi (gen 3) del Movimento dei Focolari con momenti peculiari a loro dedicati, in sale diverse.

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