Accolta la proposta di misura di prevenzione personale e patrimoniale formulata dal Direttore della DIA, Nunzio Antonio Ferla riguardo il sequestro dei beni di Giacomo Consalvo, pluripregiudicato per associazione mafiosa, associazione a delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, omicidio e tanto altro.
Il sorvegliato speciale di P.S. con obbligo di soggiorno, era stato tratto in arresto insieme ai figli Giovanni e Michael, durante l'Operazione "BOX", se ben ricordato, con l'accusa di avere imposto alle ditte operanti nel mercato ortofrutticolo di Vittoria, l'acquisto di cassette e prodotti per l'imballaggio presso le proprie azienda, grazie all'aggravante e metodo mafioso dell'intimidazione, derivante dalla contiguità al clan "Dominante".
Il mercato ortofrutticolo di Vittoria, come ben sappiamo, è sempre stato oggetto di "attenzioni illecite" , imposizione di beni e merci riconducibili appunto a soggetti legati alla criminalità organizzata di tipo mafioso.
Nel mirino del maxi sequestro 4 aziende (operanti nell’indotto del mercato ortofrutticolo di Vittoria nella commercializzazione di materie plastiche e contenitori per l’imballaggio di prodotti ortofrutticoli), villette, appartamenti con annessi posti auto e terreni agricoli ubicati in Vittoria e nella frazione marinara di Scoglitti, autoveicoli e motocicli, nonché numerose disponibilità bancarie e finanziarie ancora in corso di quantificazione.
Il provento dell'attività illecita ammonterebbe a 7.000.000,00 di euro, anche se numerose disponibilità bancarie e finanziarie ancora in corso di quantificazione.